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Dott.ssa Emilia Beani

Come reagiamo quando non arriva il figlio desiderato?


Dal desiderio alla ricerca di un figlio

Il desiderio di diventare genitori è il risultato di dinamiche complesse che riguardano aspetti biologici, istintuali, culturali, condizionamenti sociali, esperienze individuali, fantasie e rappresentazioni.

Il passaggio dal desiderio alla ricerca vera e propria di un figlio, quindi alla genitorialità, rappresenta l'esito di un processo complesso in cui i due individui costruiscono attivamente uno spazio mentale e affettivo per il bambino desiderato.

Quando il figlio non arriva

1. La fase dell'indagine

Il figlio, che non c'è ancora fisicamente, è già molto presente nelle menti della donna e dell'uomo e nella relazione di coppia. Quando questo spazio però rimane vuoto perché il bambino non arriva, la coppia inizia a porsi delle domande ed entra nella fase dell'indagine per individuare le ragioni mediche che possono spiegare la mancata gravidanza. Contemporaneamente attraversa una fase di incertezza, caratterizzata da timori e speranze.

2. La revisione dei progetti

Quando la coppia si "scopre" incapace di avere un figlio, entra in una nuova fase molto delicata del suo ciclo di vita. La coppia, solitamente, deve affrontare una crisi esistenziale che comporta la revisione dei progetti individuali e della coppia stessa, la ridefinizione degli obiettivi di vita.

Quanto più è centrale il "progetto procreativo" per gli individui e la coppia, tanto più forte sarà il contraccolpo emotivo da essi vissuto. Anche nella mia esperienza professionale ho potuto riscontrare che sono molte le coppie che si ritrovano ad affrontare una lunga crisi di fronte alla difficoltà o impossibilità ad avere figli.

3. La crisi della coppia

Molte coppie giungono a mettere in discussione la loro relazione nel momento in cui il "problema" non si risolva in tempi ragionevoli. Questo accompagnato da una notevole conflittualità legata alle diverse reazioni emotive e ai comportamentali che si aggiungono, complicando il tutto.

Possono allora emergere diversi segnali che dovrebbero indurre la coppia a riflettere:

  • la coppia inizia a non comunicare più, ad essere collerica, conflittuale e ad usare un linguaggio colpevolizzante e non più emotivo

  • riduzione della vita sociale al di fuori della coppia (evitare di altre coppie e familiari con bambini)

  • riduzione dell'interesse per la carriera e per "altro" rispetto al concepimento

  • difficoltà, riduzione della vita sessuale: il sesso, spogliato dalla sua potenziale funzione creativa, può essere vissuto come meccanico e privo di senso

  • senso di colpa e sconforto: Se gli individui della coppia riescono a trovare le risorse per elaborare il "lutto" di non riuscire ad avere un figlio affrontando la depressione, la rabbia e la paura che questa situazione determina, possono reagire rinforzando il loro legame affettivo, sostenendosi nell'attraversamento di un periodo difficile per entrambi.

4. Il rischio della separazione

Per alcune persone è talmente doloroso e difficile attraversare la crisi da rischiare di far fallire il rapporto di coppia fino a giungere ad una separazione.

Un futuro c'è ancora, occorre essere in grado di vederlo. Quando però gli occhi della coppia vengono intrisi di rabbia e dolore il nostro compito, come mediatori familiare, è quello di accompagnare gli individui e la coppia nel ritrovare la forza necessaria ad affrontare la situazione e risolverla.

Dott.ssa Emilia Beani - Mediatrice Familiare

Colloqui informativi gratuiti

La Dott.ssa Beani e il Dott. Rombi ricevono presso il Centro Noi@Psiche, a Lavagna.

Contatti: 339 2204140 - unacoppiaperlacoppia@gmail.com

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Una Coppia​ per la Coppia

Dott. Luciano Rombi e Dott.ssa Emilia Beani

Coppia nella vita e nella professione
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