Quando non si è assertivi?
Quando lasciamo prendere decisioni ad altri, concediamo loro la priorità mettendoci in un angolo e diamo spazio alle loro esigenze. In questo modo assecondiamo chi ci sta vicino, accettando e facilitando le situazioni per non creare disaccordi, malumori o complicazioni.
Quando evitiamo di discutere, per paura di non trovarsi d'accordo, perdere stima, interesse e amore.
Quando facciamo posto alle persone che ci sono vicine e poco a noi stessie, ci facciamo in quattro per gli altri perchè una brava moglie, compagna, madre e donna deve essere disponibile, accudente, accomodante.
Quando facciamo di tutto per anticipare e soddisfare i bisogni e i desideri del partner tralasciando la cura dei nostri, pur di essere accettate.
Quando ci muoviamo nelle relazioni con un atteggiamento di passività, concedendo il ruolo di protagonista sempre agli altri per paura di non piacere, di essere abbandonate, di incrinare la sintonia.
Quando i nostri punti di vista non vengono considerati e ci sentiamo frustate, impotenti e allora ci arrabbiamo, vivendo sul piede di guerra. In tutti questi casi non siamo assertive.
Cosa significa essere assertivi?
Esserlo significa uscire allo scoperto, imparare ad amarsi, mettersi al centro del proprio mondo per riuscire a vivere meglio le nostre relazioni, senza prevaricare gli altri o soffocare se stesse. Avere il coraggio di essere chi siamo, semplicemente. Poter costruire relazioni basate sulla reciprocità e autenticità e non sulla passività o aggressività. Spesso siamo noi stesse a non riconoscere importanza e valore a quello che siamo e che vogliamo.
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